Procediamo verso nord attraversando il Parque Nacional los Alerces,
una vasta area protetta nella regione del Chubut, che per i suoi paesaggi e’ considerato uno dei parchi piu’ belli dell’Argentina. Il suo nome e’ dato dalla presenza massiccia di gigantesche conifere, gli alerci, tipici dell’Argentina e del Cile, sempreverdi molto longevi, che possono raggiungere altezze di 50 metri e diametro di oltre 5 metri.
Vivono in territori ricchi d’acqua e qui, la pista di ripio e terra battuta, a tratti fangosa, si snoda costeggiando diversi ruscelli, il Rio Arrayanes che serpeggia tra i boschi, ma soprattutto laghi incantevoli come il Lago Futalaufquen, molto esteso sulle cui acque si riflettono i pendii innevati, il Lago Verde dalle acque smeraldo, il Lago Menendez ed il Lago Rivadavia, sulle cui coste sorge un piccolo villaggio. Camminiamo lungo questi boschi per chilometri, all’ombra di piante secolari dalle forme piu’ strane, e la Natura ci avvolge con la sua forza e la sua magnificenza.
Usciamo dal Parco e attraversiamo una valle tra dolci pendii stepposi, ammantati da rossi cespugli spinosi, sino ad arrivare a Cholila, un paesino sulle lande umide e desolate, che vanta la sua fama per essere stato il luogo dove si ritiro’ il mitico Butch Cassidy, il fuorilegge statunitense che in coppia con Sundance Kid, fu protagonista di numerosi assalti a treni e diligenze dell’antico West.
La sua dimora, tutta in legno, e’ nascosta tra gli alberi spogli di un boschetto, vicino ad un rio e a farne da guardia, troviamo due splendidi cavalli fulvi. Ci avviciniamo alla casa principale, con annessa la stalla e forse il ricovero per gli attrezzi. Non resistiamo ed entriamo: cio’ che percepiamo subito e’ il profumo del legno che emanano quelle stanze vuote , dal pavimento di terra battuta ed una quiete irreale.
Usciamo, incantati dal quel posto magico e suggestivo che e’ stato rifugio perfetto di un criminale gentiluomo d’altri tempi!
La sua dimora, tutta in legno, e’ nascosta tra gli alberi spogli di un boschetto, vicino ad un rio e a farne da guardia, troviamo due splendidi cavalli fulvi. Ci avviciniamo alla casa principale, con annessa la stalla e forse il ricovero per gli attrezzi. Non resistiamo ed entriamo: cio’ che percepiamo subito e’ il profumo del legno che emanano quelle stanze vuote , dal pavimento di terra battuta ed una quiete irreale.
Usciamo, incantati dal quel posto magico e suggestivo che e’ stato rifugio perfetto di un criminale gentiluomo d’altri tempi!