Il 23 mattina riprendiamo il cammino lungo la Carretera Austral. La pioggia scende sottile con il sole alto nel cielo, ed e’ tutto un arcobaleno! Su e giu’ per il ripio nella natura piu’ selvaggia e avvolgente, giungiamo a Puerto Rio Tranquillo , un villaggio dal nome piu’ azzeccato , in riva al Lago General Carrera, meta obbligata per la visita alle meravigliose sculture naturali: le Capillas de Marmol.
In lontananza le nubi sono scure e cariche di pioggia, ma non esitiamo a prendere una barca a motore che ci porti ad ammirarle, attraversando il lago incredibilmente mosso, tanto da far saltare la barca ad ogni passaggio sulle onde. Ed ecco che dopo sobbalzi e spruzzi d’acqua ci appaiono bellissime le Capillas de Marmol, conformazioni marmoree a picco nel lago, che per l’erosione del vento e dell’acqua nei secoli, hanno assunto l’aspetto di splendidi santuari, dalle volte candide e venate di scuro, che si riflettono nelle acque turchesi e trasparenti del lago.
Poco piu’ in la’ , ci appare , in tutto il suo splendore, la Cattedral de Marmol,
Poco piu’ in la’ , ci appare , in tutto il suo splendore, la Cattedral de Marmol,
magnifica scultura di marmo, plasmata dalla Natura, con le sue navate bianche striate d’azzurro e i suoi colonnati assottigliati dal vento. Entriamo adagio con la barca, ed in silenzio, quasi con venerazione, abbiamo la possibilita’ di camminare sul “pavimento” che affiora dall’acqua, toccarne le pareti ed ammirare da vicino i disegni concentrici delle venature del marmo.
Rimaniamo a lungo ad ammirarle da ogni angolazione, senza accorgerci che inizia a piovere ed e’ aumentato il vento. Rientriamo, sfidando le onde del lago sempre piu’ alte e la pioggia che , per la velocita’, ci arriva sferzandoci il viso. Arriviamo al porto all’imbrunire, infreddoliti e bagnati, ma appagati da tanta bellezza.
Rimaniamo a lungo ad ammirarle da ogni angolazione, senza accorgerci che inizia a piovere ed e’ aumentato il vento. Rientriamo, sfidando le onde del lago sempre piu’ alte e la pioggia che , per la velocita’, ci arriva sferzandoci il viso. Arriviamo al porto all’imbrunire, infreddoliti e bagnati, ma appagati da tanta bellezza.