La Tierra del Fuego ci accoglie con i colori dell’opera di Alapinta , un murales che racconta la vita difficile dei nativi in questa terra selvaggia e cruda.
Procediamo il viaggio , direzione Ushuaia, percorrendo la Ruta 3, asfalto alternato a chilometri e chilometri di “ripio”, sino ad arrivare a San Sebastian, la frontiera cilena che cedera’ il passo a quella argentina, a pochi chilometri di distanza.
Attraversiamo Rio Grande, una citta’ molto popolata e con numerose aziende, per cercare un luogo piu’ tranquillo dove passare la notte. E lo troviamo vicino ad un posto di Polizia , lungo la strada.
La temperatura si abbassa e nella notte va sotto zero.
La mattina non c’e’ molta differenza fin tanto che non esce il sole a scaldare la terra e sciogliere il velo di ghiaccio formatosi nella notte.
Attraversiamo Rio Grande, una citta’ molto popolata e con numerose aziende, per cercare un luogo piu’ tranquillo dove passare la notte. E lo troviamo vicino ad un posto di Polizia , lungo la strada.
La temperatura si abbassa e nella notte va sotto zero.
La mattina non c’e’ molta differenza fin tanto che non esce il sole a scaldare la terra e sciogliere il velo di ghiaccio formatosi nella notte.
L’incontro con un gaucho a cavallo e’ cio’ che ci vuole per ben iniziare la giornata. Per lui il freddo non e’ ancora arrivato e se ne va in groppa al suo destriero verso la mandria che , pigra, lo attende al pascolo.
Continuiamo, anche noi, la nostra strada che si snoda inesorabile tra distese steppose, estancias in lontananza, boschi di alberi spogli, ma ricoperti di folto lichene che rende il paesaggio tutto intorno color grigio-verde.
Continuiamo, anche noi, la nostra strada che si snoda inesorabile tra distese steppose, estancias in lontananza, boschi di alberi spogli, ma ricoperti di folto lichene che rende il paesaggio tutto intorno color grigio-verde.