Usciti da Toronto, i giorni a seguire continuiamo la strada verso est, costeggiando il lago Ontario, tra villaggi immersi nel verde, all’ombra di grandi aceri e aperte campagne su cui risaltano tipiche stalle in legno su distese ambrate di soia.
 Il 5 settembre giungiamo nella capitale, Ottawa, sicuramente una grande città ma decisamente “a misura d’uomo”, dove ben si coniuga la modernità dei grattacieli finanziari e commerciali con la tradizione ed il rigore dei palazzi governativi. La sede del Parlamento troneggia dall’alto della collina in perfetto stile gotico vittoriano ed è un chiaro richiamo alla Corona inglese, la sovranita’ del Paese.
Un occhio di riguardo è riservato a piste ciclabili e pedonali, tra alberi, aiuole fiorite e giardini inglesi. Passeggiamo per le vie della capitale dove il traffico scorre ordinato e quasi irrilevante quando costeggiamo le verdi sponde del canale Rideau, una via d’acqua artificiale che taglia Ottawa e la congiunge alla città di Kingston, sul lago Ontario. È una opera ingegneristica, conclusa nel 1832, che vanta di 47 chiuse, per lo più azionate a mano, usata oggi per la navigazione di piccole imbarcazioni e d’inverno, totalmente gelata, usata come lunga pista di pattinaggio.
Al nostro ritorno al parcheggio, Whitney e Antoine, ci invitano a casa loro attraverso un biglietto apposto sul parabrezza e noi non tardiamo ad incontrarli. Con loro c’è anche l’amico Joeffe che, lavorando a fianco del Primo Ministro canadese, organizza, per l’indomani, una visita all’interno del Parlamento, dandoci la possibilità di visitarlo anche nelle sale private non aperte al pubblico. Grati di questo privilegio e della loro compagnia, mercoledì 7 settembre lasciamo anche Ottawa e ci dirigiamo verso un altro capoluogo canadese.

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