Lasciata Santa Rosa all’alba di venerdi’ 19 settembre, ci attende l’ultimo tratto di strada in terra boliviana, prima di varcare il confine per il Brasile.
La pista in laterite rossa attraversa piu’ di 400 km di pampas, una distesa verde e assolata, abitata da alligatori, trampolieri e altri animali selvatici. Si incrociano mandrie di zebu spigolosi che ruminano ai lati della strada.
Non c’e’ un albero a ombreggiare il cammino ed il sole picchia torrido sul Narci che avanza senza tregua: i locali suggeriscono di percorrere questo “tramo” sino a El Triangolo solo di giorno e senza soste per la problematica del narcotraffico.
Qualche capanna in legno con il tetto di foglie di palma magistralmente intrecciate si intravede tra le piante.
Qualche capanna in legno con il tetto di foglie di palma magistralmente intrecciate si intravede tra le piante.
A Riberalta termina la polvere ed inizia l’asfalto che ci accompagnera’ sino a Guayaramerin sul Rio Mamore’, che segna il confine con il Brasile.
La festa al Patrono ci costringera’ a rimanere in citta’ piu’ del previsto: i trasporti sono bloccati e gli uffici chiusi. Non ci resta che aggiornare il blog e scaricare le foto ma, inavvertitamente, la sim viene formattata. Ma non c’e’ limite alla tecnologia: il web ci offre la soluzione per il recupero dei file…. ed il gioco e’ fatto!
Salutiamo dopo piu’ di un mese di permanenza, la Bolivia, questa splendida terra tanto fertile quanto desertica, assieme alla sua gente ospitale ed “hermosa”! Ma con qualche limite: da fare attenzione a quando si entra nel Paese a farsi apporre sul passaporto il timbro di permanenza 90 gioni come di diritto per il turista, altrimenti, se non richiesto, lo pongono di 30 gg. Se si permane oltre tale data occorre pagare, come e’ successo a noi, una multa di 20 boliviani al giorno per persona. Noi, fidandoci del timbro apposto dalla polizia locale per prorogare la nostra permanenza oltre i 30 gg, abbiamo avuto conferma che cio’ non serve a nulla.
La festa al Patrono ci costringera’ a rimanere in citta’ piu’ del previsto: i trasporti sono bloccati e gli uffici chiusi. Non ci resta che aggiornare il blog e scaricare le foto ma, inavvertitamente, la sim viene formattata. Ma non c’e’ limite alla tecnologia: il web ci offre la soluzione per il recupero dei file…. ed il gioco e’ fatto!
Salutiamo dopo piu’ di un mese di permanenza, la Bolivia, questa splendida terra tanto fertile quanto desertica, assieme alla sua gente ospitale ed “hermosa”! Ma con qualche limite: da fare attenzione a quando si entra nel Paese a farsi apporre sul passaporto il timbro di permanenza 90 gioni come di diritto per il turista, altrimenti, se non richiesto, lo pongono di 30 gg. Se si permane oltre tale data occorre pagare, come e’ successo a noi, una multa di 20 boliviani al giorno per persona. Noi, fidandoci del timbro apposto dalla polizia locale per prorogare la nostra permanenza oltre i 30 gg, abbiamo avuto conferma che cio’ non serve a nulla.