Partiamo sabato 04 nella serata e ci godiamo il chiarore della luna piena durante la navigazione notturna. Lunedi 06 siamo a Santarem nel primo pomeriggio e subito ci dirigiamo verso Alter do Chao, isolette di sabbia bianchissima che emergono dalle acque cristalline del rio Tapajos, dopo aver lasciato quelle marroni del rio Amazonas. Giusto una giornata di pieno sole e bagni ristoratori e poi ritorniamo a Santarem per imbarcarci su di un’altra balsa che ci condurra’ ad Almeirim, unico punto di attracco sulla sponda opposta del Rio Amazonas da cui potremo raggiungere l’unica strada che condurra’ a Oiapoque,
al confine con la Guyana Francese.
Cosi’ ,giovedi 09 ottobre alle 14, 00, ci scaricano su di una sponda vicino ad una segheria, imbocchiamo una pista di terra rossa che si insinua nel fitto della foresta amazzonica, indicataci dai locali in quanto non vi e’ traccia nelle nostre cartografie. Al nostro passaggio, saltano in fuga da un ramo all’altro, alcuni macachi. Il caldo e’ opprimente anche se il sole fatica ad entrare, tanta e’ folta la vegetazione e l’umidita’ e’ tale che se ne percepisce l’odore. Le acque fresche di un rio ci invitano ad un bagno ristoratore e ad una sosta per la notte. Ripartiamo la mattina all’alba: ci aspetteranno altri due giorni di pista polverosa a tratti disseminata di buche e solchi creati dal flusso copioso delle piogge, di saliscendi tra la foresta,
attraversando ponti di legno dall’aspetto poco rassicurante, incrociando villaggi di indigeni, sino a raggiungere l’asfalto della BR156 Tranzamazonas che corre sino alla frontiera tra distese a perdita d’occhio di eucalipti. Nell’aria si respira intenso il loro profumo.