Lunedì 26 ottobre scendiamo dai monti per il versante opposto all’andata ed il panorama è un quadro di verdi montagne all’orizzonte e pendii ammantati di verdi pascoli. La careggiata non è molto ampia e la pendenza mette a dura prova i freni del Narci. Scesi in piano, attraversati numerosi paesi e villaggi rurali, imbocchiamo l’autopista che ci condurrà al Parque Nacional Morrocoy
, parco marino nel litorale nordoccidentale del Venezuela, nello stato Falcon.
Il giorno seguente , riservata una lancia , partiamo alla scoperta del parco e dei suoi numerosissimi “cajos” , isolotti fitti di mangrovie che svelano lingue di sabbia bianchissima bagnate da acque trasparenti, dalle svariate cromie d’azzurro.
Il parco ricopre un’area vastissima e gli isolotti sono molteplici. La lancia sfreccia sul mare appena increspato , tra dedali di mangrovie e “cajos” incantevoli.
Ci bagnamo nelle acque turchesi di “Cajo Playuela” e di “Cayo Sombrero” dove degustiamo in riva al mare, una prelibata aragosta fresca di giornata, che propongono i pescatori locali, accompagnata da paella di mariscos, inasalata creolla e ceviche, pesce crudo marinato al limone.
E poi via, per un altro bagno tra le mangrovie, in una piscina naturale di acqua cristallina in mezzo al mare; e poi ancora, tra i bassi fondali, spiccano numerose stelle marine giallo arancio. Incantevoli anche “Boca Seca” e “Playa Azul”.
Rientriamo prima del calar del sole , appagati da tanta bellezza che la Natura anche oggi ci ha regalato.