Martedi 19 gennaio lasciamo la capitale di buon’ ora per avvicinarsi al confine. Prima però, ” pit stop” all’officina di Jesus, venezuelano che da qualche anno con la sua famiglia vive a Panama City e che gentilissimo ha offerto ad Andrea di poter effettuare il cambio olio e filtri al Narci presso la sua officina a La Chorrera.
Narciso, come nuovo, riparte il giorno seguente verso la frontiera che ancora lontana, raggiungeremo tra un paio di giorni, con soste e pernottamenti lungo le coste sabbiose.
Venerdì 22 gennaio, nel pomeriggio, salutiamo anche Panama ed entriamo in Costa Rica che ci accoglie rigogliosa e soleggiata. La strada serpeggia tra verdi palmeti e fitte foreste tropicali, su e giù per i rilievi, sino a lambire il mare agitato da onde spumeggianti. I corsi
d’acqua dolce ci regalano pause rinfrescanti durante i lunghi tragitti assolati, anche se non sottovalutiamo la possibile presenza di coccodrilli nelle vicinanze!
Traghettiamo da Puntarenas a Paquera nella penisola di Nicoya, sul Pacifico e subito le coste si fanno più alte e frastagliate, il mare si sfuma d’azzurro e la vegetazione si infittisce. E’ un susseguirsi di spiagge lungo la pista interminabile che per qualche giorno percorriamo tra il fitto degli alberi, su e giù per sentieri polverosi, sassosi e sconnessi e sono le stesse spiagge ad accoglierci durante le notti che verranno.
Le urla inquietanti di un gruppo di scimmie ci annunciano che è l’ora del risveglio. Fulvi scoiattoli si arrampicano sugli alberi in cerca di cibo, mentre grosse iguane si scaldano al sole mimetizzate tra le ramaglie.
Giungiamo il 30 gennaio a Playa Carrillo, accolti da un cielo infuocato a sugellare l’inevitabile epilogo al nostro viaggio in compagnia di Mado e Jeanpaul, che il destino ha voluto incontrassimo per la seconda volta in Venezuela, la prima fugace in Bolivia nel 2014; una coppia straordinaria di francesi che da 9 anni sono sulle strade di Africa e di America con la loro Bougeotte e che per più di due mesi hanno
condiviso con noi parte del viaggio, addolcendoci le giornate con le loro confetture di mango, con gli yogourt naturali preparati in “casa”, con le pizze, i manicaretti di Mado e gli originali “bijoux” da lei realizzati. Grandi viaggiatori e grandi compagni di viaggio che tanto ci hanno dato con la loro saggezza, volontà, forza e simpatia. Pura Vida y Buena Ruta!