La mattina dell’8 settembre, dopo la colazione in aperta campagna, partiamo alla volta di Montreal non molto distante, ma non abbiamo fretta e percorriamo diluendo il tempo una strada secondaria sulla riva del fiume St. Laurent, godendo di un paesaggio agreste, armonioso e sereno. Stiamo per lasciare la provincia dell’Ontario ed entrare in quella del Quebec e nell’area francofona canadese. È un susseguirsi di piccoli borghi sul fiume, ciascuno contraddistinto da una propria chiesa dal campanile appuntito o dalla facciata in stile gotico, adornata da un grosso rosone ornamentale. Le case in legno ben conservate rimandano al gusto romantico francese, inserite in prati verdi e giardini fioriti, come in un libro di fiabe dove tutto appare perfetto ed impeccabile.
Dopo circa tre giorni di marcia spensierata giungiamo a Montreal, una delle città più popolose del Paese ed importante centro economico e finanziario, seconda solo a Toronto. E ‘ servita da una capillare ed efficiente rete metropolitana che ci permette di raggiungerne i vari quartieri con rapidità e praticità.
È domenica e la città è sgombra da traffico e affollamento. Passeggiamo per le vie silenziose del centro storico e subito ci incanta la Basilica di Notre Dame dall’imponente facciata in stile neogotico che si riflette sulle vetrate degli istituti bancari affacciati a Place d’ Armes. Al suo interno ci sorprende il soffitto blu scuro trapuntato di stelle ancor più enfatizzato dalla luce in tono che ne esalta la bellezza.
Il tempio è interamente ligneo, dagli altari alle statue religiose, dalle sedute impreziosite da figure intarsiate ai pulpiti degnamente lavorati e l’uso dei colori porpora e oro sapientemente dosati ne esaltano la straordinarietà dell’opera. Un organo a canne impreziosisce l’insieme.
Ci addentriamo nelle vie del centro storico, scorgendo tra i palazzi in stile, le cupole argentate di numerose chiese e santuari e, scendendo verso il vecchio porto, l’insolito e originale complesso edilizio, Habitat 67, realizzato in occasione dell’Expo del 1967.
Ci addentriamo nelle vie del centro storico, scorgendo tra i palazzi in stile, le cupole argentate di numerose chiese e santuari e, scendendo verso il vecchio porto, l’insolito e originale complesso edilizio, Habitat 67, realizzato in occasione dell’Expo del 1967.
Giriamo per il quartiere finanziario e commerciale tra palazzi moderni e grattacieli vetrati, tra negozi e centri commerciali o tra i quartieri piu’modesti abbelliti da murales o allestimenti artistici sguinzagliati per le strade. Ci allontaniamo e con la metro raggiungiamo Parc Mont-Royal, una collina ricoperta da un rigoglioso parco che saliamo a piedi per ammirare dall’alto tutta la città. Le note melodiche di un pianoforte allietano l’intera visione.